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L’ex Segretario di Stato Hillary Clinton parla in una conferenza stampa a Berlino, in Germania, il 25 febbraio 2020 (David Gannon/AFP/Getty Images)

Il senatore del Texas Ted Cruz: “I responsabili devono finire in prigione. Se è vero, è molto più grande del Watergate” dopo l’ultimo atto depositato dal procuratore Durham

Il senatore del Texas Ted Cruz ha dichiarato lo scorso 20 febbraio che i repubblicani e l’ex presidente Donald Trump alla fine dimostreranno di essere nel giusto riguardo le loro ripetute affermazioni secondo le quali i funzionari dell’amministrazione Obama hanno spiato Trump. E’ quanto ha riportato The Epoch Times il 21 febbraio.

“Tu ed io ricordiamo entrambi quando il presidente Trump ha detto ‘i Democratici mi stanno spiando’”, ha detto Cruz al conduttore Bill Hemmer su “Fox News Sunday”.

“E i media hanno riso di lui collettivamente. Lo hanno deriso. Hanno detto che si trattava di un affermazione ridicola da parte sua. Bene, se quello che il Consulente Speciale [del Dipartimento di Giustizia, n.d.r.] [John] Durham sostiene è vero, ciò che Donald Trump ha detto era assolutamente giusto”.

Il senatore Cruz – intervistato dal conduttore Bill Hemmer – stava rispondendo alle domande relative alle recenti dichiarazioni in tribunale presentate da John Durham nel caso contro Michael Sussmann, un ex avvocato della campagna di Hillary Clinton e del Comitato nazionale democratico, accusato nel 2021 di aver rilasciato false dichiarazioni all’FBI quando incontrò l’allora Consigliere generale James Baker alla fine del 2016.

Come abbiamo già riportato, una mozione presentata all’inizio di febbraio da Durham e dal suo team ha collegato Sussmann ad un dirigente tecnologico che avrebbe raccolto informazioni dai server collegati alle residenze di Trump e al suo ufficio quando era presidente.

Il Consulente Speciale John Durham, per sbilanciarsi in modo così netto in dichiarazioni ufficiali sullo scandalo che ha visto al centro l’allora presidente Donald Trump, deve avere evidentemente delle prove schiaccianti che gli consentono di parlare pubblicamente.

Hillary Clinton, secondo le dichiarazioni di Durham, ne potrebbe risultare profondamente coinvolta. La Clinton è un esponente politico di grande peso nel panorama politico dei democratici americani. E non solo.

Hillary Clinton è stata anche strettamente legata con Barack Obama e con la sua amministrazione.

Quanto emerge dalle dichiarazioni del procuratore Durham potrebbe non riguardare – come sembrerebbe ad una prima analisi – solo il panorama politico americano, e non si tratterebbe soltanto del fatto, pur di per sé gravissimo, di spiare un presidente degli Stati Uniti in carica come lo era allora Donald Trump.

Tutto questo invece potrebbe essere legato anche a doppio filo con quanto avvenne la famosa notte delle elezioni presidenziali americane, quando milioni di voti furono spostati repentinamente da Trump a Biden. Gli autori dello spionaggio ai danni dell’allora presidente Trump potrebbero essere infatti gli stessi responsabili della frode elettorale. E sappiamo anche che almeno l’Europa e la Cina furono coinvolte in questa grandiosa operazione.

Se verrà a galla la verità e Hillary Clinton ne dovesse risultare coinvolta, potrebbero saltar fuori finalmente i nomi dei responsabili della grande frode elettorale e questo ci condurrebbe inevitabilmente anche all’Italia e a chi ha collaborato al golpe contro il presidente degli Stati Uniti.

Il video pubblicato recentemente da Donald Trump porta un nome emblematico: “La giustizia sta arrivando per Hillary”.

La pubblicazione di questo video fa parte dell’abile strategia messa in campo da parecchi anni da Donald Trump, che si è dimostrato capace di attendere con pazienza e di mettere poi grande pressione al suo avversario.

E sembra che funzioni davvero e che Hillary senta adesso tutta la pressione dei fatti e anche dell’avanzare del suo avversario. Come ha riportato ancora The Epoch Times, in risposta alla mozione di Durham e alle affermazioni dei repubblicani, Hillary Clinton ha scritto su Twitter che “Trump e la Fox” stanno cercando di distorcere intenzionalmente il deposito giudiziario per creare un “falso scandalo allo scopo di distrarre da quelli reali”. In un evento pubblico diversi giorni dopo, la Clinton ha anche suggerito che avrebbe potuto intentare una causa per diffamazione contro Fox News.

E i fatti sono davvero molto, molto gravi. I repubblicani e Trump infatti hanno affermato che il deposito suggerisce che i democratici e gli ex funzionari dell’intelligence stessero spiando Donald Trump. L’ex comandante in capo ha anche affermato che i documenti del tribunale hanno rivendicato le sue affermazioni di lunga data di essere stato oggetto di una caccia alle streghe diffusa e ingiusta, progettata per indebolire la sua presidenza e la sua campagna di rielezione.

Come ha scritto ancora The Epoch Times, le ultime accuse di Durham sono “profondamente inquietanti” e richiedono ulteriori indagini, secondo Cruz.

Il senatore del Texas Ted Cruz, membro della Commissione per le relazioni estere del Senato, parla durante un’audizione per esaminare la politica USA-Russia al Campidoglio degli Stati Uniti a Washington il 7 dicembre 2021 (Alex Brandon/POOL/AFP tramite Getty Immagini. Tratto da: The Epoch Times)  

 

“Se questo è vero, è molto più grande del Watergate”, ha detto ancora Ted Cruz, in riferimento allo scandalo che ha irretito il presidente Richard Nixon prima delle sue ultime dimissioni dall’incarico.

“Quello fu un furto pasticciato di terza categoria. Fu sbagliato. I responsabili finirono in carcere per il Watergate e i responsabili devono finire in carcere per quanto è accaduto adesso, se queste accuse si dimostrano vere”

Gli avvocati di Sussmann hanno presentato una mozione il 17 febbraio scorso in cui si accusava Durham di aver tentato di creare sentimenti negativi tra la popolazione con i documenti del tribunale, che secondo loro contenevano “false accuse”. Hanno presentato una mozione alla fine della scorsa settimana per respingere l’accusa di Durham, che tuttavia il procuratore speciale ha respinto in un deposito giudiziario che è stato presentato in risposta a quello di Sussmann.

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