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Trump ordina il congelamento dell’USAID dopo aver silenziato le agenzie sanitarie e tagliato i fondi degli studi sul gender

L’USAID

Probabilmente pochi sanno cosa sia l’USAID, che ufficialmente risulta essere un’agenzia americana di aiuti esteri. 

Per saperne di più, occorre andare indietro fino agli anni Sessanta, quando furono poste molte condizioni che hanno condotto nel tempo l’Occidente alla sua situazione attuale.

L’USAID – come ha riportato LifeSiteNews – è stata fondata dal presidente John F. Kennedy nel 1961. Ufficialmente denominata United States Agency for International Development, spende oltre 40 miliardi di dollari dei contribuenti americani ogni anno in varie iniziative all’estero; la maggior parte delle quali sono uno spreco totale di denaro, come hanno sottolineato negli ultimi giorni Elon Musk e altri.

Qualunque fossero le buone intenzioni di Kennedy per questo programma, si è trasformato in un fondo nero per il Deep State per diffondere il wokismo [si tratta di una gamma di posizioni politiche tipicamente progressiste: dal femminismo all’opposizione al razzismo a varie posizioni economiche e sociali di sinistra] e innescare le solite rivoluzioni a cui da anni ormai assistiamo nei Paesi che resistono ai suoi decreti tirannici. Tutto questo è fatto in nome della “difesa della democrazia”.

Sotto la guida di Joe Biden, l’USAID era guidata da Samantha Powers, funzionaria del World Economic Forum, che ha sfruttato l’agenzia per convogliare carichi di denaro in Ucraina, tra gli altri progetti inutili.

Il fatto è stato sottolineato da Balázs Orbán, figlio del primo ministro ungherese Viktor Orbán, su X questa settimana.

 

Trump sta smantellando il programma dell’USAID

Il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che autorizza il neonato Department of Governmental Efficiency a smantellare l’USAID.

A proposito dell’agenzia, lunedì scorso Donald Trump aveva dichiarato dalla Sala Ovale: “Adoro il concetto, ma si sono rivelati dei lunatici di sinistra radicale”.

Il sito web dell’USAID è già stato chiuso e molti dei suoi dipendenti liberali sono stati licenziati o gli è stato impedito di entrare nella sede centrale di Washington, costringendo i democratici a tenere un comizio all’esterno.

Anche il gesuita di sinistra padre James Martin ha difeso l’agenzia sostenendo che pure Gesù l’avrebbe sostenuta.

Il Segretario di Stato di Trump, Marco Rubio, è stato nominato direttore ad interim dell’USAID. Proprio questa settimana ha dichiarato ai media che il suo comportamento scorretto è giunto finalmente al termine.

“La storia dell’USAID è caratterizzata da ignoranza [dell’interesse nazionale degli Stati Uniti] e dalla decisione di porsi come un ente di beneficenza globale. Questi non sono dollari dei donatori, sono dollari dei contribuenti”, ha detto Rubio.

“Non si tratta di aiuti esteri, ma di fondi neri esteri”, ha sostenuto Laura Ingraham della Fox News, così come Glenn Beck .

L’account X di Trump “Rapid Response” si è unito al divertimento evidenziando alcuni dei tanti modi in cui l’agenzia ha sprecato i soldi dei contribuenti americani e i suoi, per promuovere cause LGBT e DEI all’estero.

 

I democratici crollano mentre Trump li prende di mira

I liberali, come ha riportato sempre LifeSiteNews, sono usciti totalmente fuori controllo. La notizia che meno dollari delle tasse saranno spesi per promuovere la loro religione woke li ha resi apoplettici.

“Questo è un colpo di stato!”, ha tuonato Joy Reid su MSNBC.

La collega conduttrice della MSNBC Jen Psaki ha ridicolmente affermato che l’agenzia aiuta con cause “umanitarie” e “lavora per combattere la corruzione”.

Van Jones ha detto alla CNN che il taglio dei finanziamenti è come se Trump stesse dicendo al mondo di “morire”.

Come le tante iniziative benefiche promosse della massoneria, l’USAID può sfamare i poveri e aiutare alcune persone indigenti, ma questa è solo una scusa per nascondere il suo vero scopo, che è quello di seminare discordia nei Paesi che rifiutano la NATO e l’impero liberal-progressista degli Stati Uniti.

L’USAID lo fa da decenni, principalmente finanziando organizzazioni non governative (e persino estremisti) che causano grattacapi ai leader che si rifiutano di essere schiavi dell’Occidente. Questo è stato il caso della Georgia negli ultimi anni.

 

Il panico si diffonde nel mondo globalista

Solo poco tempo fa è rimbalzata un’altra notizia abbastanza scioccante per tutto il mondo globalista.

Come ha riportato Il Sole 24 Ore Radiocor:

«Con l’insediamento di Trump, l’amministrazione ha imposto una serie di restrizioni che hanno un impatto sui National Institutes of Health (Nih), la principale istituzione pubblica di ricerca medica del Paese: dal blocco delle comunicazioni, delle riunioni, dei viaggi fino al congelamento delle assunzioni federali. Con quali conseguenze? Senza le riunioni dei comitati consultivi, i Nih non possono emettere sovvenzioni per la ricerca, congelando temporaneamente l’80% del budget di oltre 47 miliardi di dollari dell’Agenzia che finanzia la ricerca in tutto il paese e oltre. In genere, il Nih assegna sovvenzioni per la ricerca dopo che due gruppi separati di specialisti indipendenti in un particolare campo scientifico hanno esaminato le proposte di progetto.

Questi panel, chiamati ‘sezioni di studio’ e ‘consigli consultivi’, sono programmati anche con un anno di anticipo e possono includere più di 30 ricercatori. Quindi ci vorrà del tempo per riprogrammare e questo potrebbe comportare un ‘effetto domino’ di cancellazioni. Nel frattempo, ricercatori in attesa di una decisione di revisione delle sovvenzioni ‘possono essere licenziati o costretti a cercare lavoro altrove se i finanziamenti sono incerti o ritardati – ha dichiarato a Nature Carole LaBonne, biologa dello sviluppo alla Northwestern University di Evanston (Illinois) – I ricercatori all’inizio della carriera sono particolarmente a rischio, in quanto ciò può significare mancare le tappe fondamentali della ricerca e mettere a repentaglio le decisioni di assunzione, promozione e incarico’.

La pausa delle comunicazioni include anche le ‘agenzie sorelle’ del Nih, tra cui i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Di conseguenza, per la prima volta nei 60 anni di storia, l’ente non ha pubblicato il suo compendio settimanale sulle statistiche e la ricerca sulle malattie – il Morbidity and Mortality Weekly Report – su cui gli scienziati e gli operatori sanitari di tutto il mondo fanno affidamento. E secondo il Washington Post, nell’edizione della scorsa settimana avrebbero dovuto essere pubblicati tre rapporti sull’emergente epidemia di influenza aviaria H5N1. Non è chiaro quando riprenderanno le riunioni dei Nih, ma la tempistica delle altre restrizioni è stata precisata in una nota dell’Hhs del 21 gennaio scorso e in altre corrispondenze.

Il promemoria ha sottolineato che le restrizioni su tutte le comunicazioni pubbliche rimarranno in vigore fino al 1 febbraio; il blocco delle assunzioni federali rimarrà in vigore fino all’8 febbraio, mentre le sospensioni dei viaggi sono a tempo indeterminato. ‘E’ una pausa a breve termine, ma è anche un modo per dire che le decisioni sui fondi saranno soggette a un maggiore controllo da parte della Casa Bianca’, ha commentato Matthew Lawrence, esperto di diritto amministrativo presso la Emory University di Atlanta, sul sito di Nature.

[…] In aggiunta all’incertezza tra i ricercatori, l’amministrazione Trump sembra aver cancellato anche tutti i materiali relativi al razzismo strutturale e alla diversità dal sito web dei Nih, dove ora mancano le informazioni relative alle sovvenzioni, chiamate supplementi di diversità, che forniscono ai ricercatori all’inizio della carriera fino a 125.000 dollari e un massimo di 5 anni di opportunità di formazione e tutoraggio. Sono spariti anche i materiali dell’Ufficio per la diversità, l’equità e l’inclusione dell’agenzia e un’iniziativa chiamata Unite che mirava ad affrontare il razzismo strutturale nella forza lavoro biomedica».

Beh, vorrà dire che per un po’ staremo più tranquilli per ciò che riguarda “il panico indotto da epidemia incipiente”.

Un altro colpo da maestro di Donald Trump proprio prima che uscissero i rapporti “sull’emergente epidemia di influenza aviaria H5N1”.

Colpo a colpo il colosso biblico dai piedi di argilla della visione del libro di Daniele (cfr. Dn 2,31-35) sembra stia interamente crollando.

Come avevamo sperato.

 

 

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