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Un sacerdote tedesco paragona il Sinodo alla rivoluzione comunista e lo collega al messaggio di Fatima sulla “grande apostasia”

Cari Lettori, tratto dal sito LifeSiteNews, pubblico questo importante e recentissimo articolo. Si tratta di un saggio del sacerdote tedesco Frank Unterhalt – nella mia traduzione -, che spiega bene quanto stia accadendo in questo momento all’interno della Chiesa Cattolica e il pericolo mortale a cui Essa è esposta. 

Solo poche settimane fa avevo scritto delle profezie della beata Anna Catharina Emmerick sulla Chiesa Cattolica, e di come la grande monaca tedesca avesse prefigurato il nascere di una falsa chiesa tutta umana, che non avrebbe posseduto nulla di santo e di divino. Diviene sempre più manifesto ed evidente ormai come le visioni della beata Emmerick stiano gradualmente giungendo a compimento. E non solo.

Il grande Segreto di Fatima e l’apostasia ad esso collegata sembrano qui concretizzarsi.

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(LifeSiteNews) — Nota dell’editore: questo saggio di Padre Frank Unterhalt è stato pubblicato originariamente in tedesco il 4 ottobre 2023 sul sito del gruppo ecclesiastico “Communio veritatis”. È stato tradotto e ristampato da LifeSiteNews con il permesso di  Padre Unterhalt.

L’inganno del Sinodo mondiale

«Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il “mistero dell’iniquità” sotto forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne».[1]

Con queste parole il Catechismo della Chiesa Cattolica si riferisce alla grande apostasia chiaramente predetta dalla Sacra Scrittura, soprattutto nella seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (cfr. 2 Ts 2,3-12).

Poco prima della sua morte nel 2017, il cardinale Carlo Caffarra, presidente fondatore del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, fece riferimento a una lettera di suor Lucia di Fatima in cui lei aveva scritto quanto segue: «Padre, verrà il tempo quando la battaglia decisiva tra il Regno di Cristo e Satana si combatterà sul matrimonio e sulla famiglia. E coloro che lavoreranno per la santità del matrimonio e della famiglia sperimenteranno persecuzioni e tribolazioni. Ma non temete, perché la Madonna gli ha già schiacciato la testa».[2]

Il cardinale Carlo Caffarra ha esercitato la sua responsabilità davanti a Dio e per la salvezza delle anime schierandosi con i dubia nel 2016 contro l’eresia dell’opuscolo Amoris Laetitia.

Attualmente, tuttavia, si sta aprendo una dimensione ancora più grande della controversia. Nello stesso luogo dove si venerava la “dea” pagana Pachamama al cospetto di Bergoglio, come egli stesso si autodefinisce nell’Annuario Pontificio,[3] in atti sacrileghi e blasfemi,[4] si apre esattamente quattro anni dopo la prima sessione del Sinodo mondiale, oggi 4 ottobre 2023. Riecheggia il giudizio della Scrittura sull’idolatria del 2019: «Omnes dii gentium dæmonia (Tutti gli déi dei popoli sono demoni)».[5]

San Francesco d’Assisi, di cui si è abusato il nome e il giorno della commemorazione per questa attività neopagana, chiama con la sua vita eroica i veri servi del Signore a testimoniare che «restano saldi nella fede cattolica, […] osservando il santo Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo, che abbiamo fermamente promesso».[6] Cinque cardinali hanno pertanto pubblicato nuovi dubia in vista dei gravi avvenimenti attuali.

Evidentemente si sta realizzando una “Chiesa sinodale”, che è già stata descritta inequivocabilmente dall’argentino: “La sinodalità esprime l’essenza della Chiesa, la sua forma, il suo stile, la sua missione”.[7] Si tratta pertanto di una “dimensione costitutiva della Chiesa”.[8]

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, invece, insegna il contrario: «Cristo ha istituito una gerarchia ecclesiastica con la missione di pascere il popolo di Dio in suo nome e a questo scopo le ha dato autorità. La gerarchia è formata da ministri sacri, vescovi, sacerdoti e diaconi. Grazie al sacramento dell’Ordine, i vescovi e i sacerdoti agiscono nell’esercizio del loro ministero nel nome e nella persona di Cristo Capo». [9] Come ha ammesso in modo significativo il cardinale Grech, segretario del Sinodo, Bergoglio “ha fornito un modello vivido e stimolante dell’immagine dell’autorità gerarchica come una ‘piramide rovesciata’”.[10]

In questa palese distorsione ecclesiologica si esprime la direzione implicita del movimento. Il negoziato prevede un cambiamento costituzionale fondamentale e un cambio di paradigma completo. La struttura stessa della Chiesa e tutto il suo essere sono in discussione. Il documento preparatorio sinodale formula come obiettivo: «Il cammino della sinodalità è orientato a prendere, sulla base della voce viva del popolo di Dio, le decisioni pastorali che meglio corrispondono alla volontà di Dio».[11] Dietro questo eufemismo si cela niente meno che l’intenzione di trasformare integralmente la costituzione ecclesiale, e con esso la Fede, a testa in giù. “Il cardinale Grech afferma che il discernimento del vescovo non consiste nel verificare se ciò che dice il popolo di Dio è in accordo con ciò che insegna la rivelazione divina, ma proprio il contrario: consiste nel riprendere ciò che dice il popolo e vedere in esso la parola dello Spirito Santo”.[12]

Il tradimento in questione è stato denunciato con enfasi dal cardinale Gerhard Ludwig Müller, ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: “Vogliono abusare di questo procedimento per spostare la Chiesa Cattolica – e non solo in un’altra direzione, ma fino al punto di distruggere la Chiesa Cattolica”.[13] In tale procedura, la fede rivelata viene infine sostituita da un’ideologia pseudoreligiosa che si è distaccata dalla verità per impegnarsi nel nuovo credo di un infinito “ascolto” orizzontale e per creare la propria dottrina.

Il cardinale Raymond Leo Burke, due volte firmatario dei dubia, ha ben classificato questo processo: “Ci viene detto che la Chiesa alla quale professiamo di appartenere, in comunione con i nostri predecessori nella fede fin dai tempi degli Apostoli, come Una, Santa, Cattolica e Apostolica, deve ora essere definita dalla sinodalità, termine che non ha storia nell’insegnamento della Chiesa e per il quale non esiste una definizione significativa e ragionata. “Sinodalità” e l’aggettivo associato “sinodale” sono diventati slogan dietro i quali è in corso una rivoluzione per cambiare radicalmente l’autocomprensione della Chiesa in accordo con un’ideologia contemporanea che nega gran parte di ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato”.[14]

Naturalmente, il processo sinodale non riguarda realmente l’opinione popolare. Basta dare uno sguardo ai numeri per dimostrarlo. Il voto popolare è di fatto non rappresentato nel sondaggio sulla “Riflessione sul Sinodo 2023 sulla sinodalità”. Hanno preso parte solo piccole minoranze, la cui quota nei singoli paesi è estremamente piccola rispetto alla rispettiva totalità dei cattolici. In Italia, ad esempio, la percentuale è inferiore all’1%, mentre in altre Regioni del mondo le proporzioni erano simili.[15]

Il documento preparatorio dà un tocco speciale agli orientamenti sinodali volendo esplicitamente ascoltare le persone di altre fedi e anche [quelli] senza religione.[16]

[Il defunto] cardinale George Pell, che – accusato innocentemente – aveva sopportato coraggiosamente la persecuzione e la prigionia scatenata contro di lui, ha fermamente respinto il documento di lavoro per la fase continentale, che la Segreteria Generale del Sinodo ha pubblicato nell’ottobre 2022. [Egli aveva detto a quel tempo che] è “significativamente ostile alla Tradizione apostolica e da nessuna parte riconosce il Nuovo Testamento come Parola di Dio, normativa per qualsiasi insegnamento sulla fede e sulla morale.” Pell ha denunciato il Sinodo sulla sinodalità come un “incubo tossico.”[17]

In effetti, il documento preparatorio sinodale, con la sua menzione inflazionistica di “ascolto”, mira a un “processo” fino al raggiungimento di un “consenso unanime”[18]. Applicando la dialettica di Hegel, «sembra che si proponga che la gerarchia non usi la sua autorità magisteriale per decidere in una controversia, ma dovrebbe lasciare che la tensione tra tesi e antitesi cresca fino a raggiungere finalmente una sintesi decisa all’unanimità».[19] Inoltre, questo approccio è influenzato dal fatto che circa il 25% dei partecipanti al sinodo sono non vescovi – oltre a sacerdoti, diaconi e religiosi, anche laiche e laici con pari diritto di voto.[20]

Come formula ideologica vuota, gli agitatori sinodali usano il termine “inclusione” per il loro lavoro abbagliante, che non è ulteriormente definito. In una completa distorsione del mandato missionario di Cristo, essi spingono la richiesta che la Chiesa debba accogliere tutti gli uomini incondizionatamente senza portare loro la vera fede e nemmeno chiamarli alla conversione. Il documento di lavoro per la fase continentale invocava la visione della Chiesa come spazio aperto di comunione, partecipazione e missione. “L’ascolto”, si legge, deve essere inteso come “apertura all’accoglienza, a partire dal desiderio di un’inclusione radicale. Nessuno è escluso!”[21]

Un esempio disastroso di questa visione è stato fornito nel luglio 2023 dal coordinatore della Giornata Mondiale della Gioventù, l’allora vescovo ausiliare Aguiar di Lisbona. Egli sbraitava dicendo che l’intenzione era “non quella di convertire i giovani a Cristo o alla Chiesa Cattolica o qualcosa del genere”.[22]

In questo modo, egli soddisfa ovviamente un requisito essenziale della nuova Chiesa sinodale, poiché tre giorni dopo questa dichiarazione, è stato nominato cardinale. La sua dichiarazione è del tutto in linea con il documento di Abu Dhabi, che Bergoglio ha suggellato con la sua firma dopo un intenso abbraccio con il Grande Imam del Cairo. Contiene la somma delle eresie con l’asserzione perfida che la diversità pluralistica delle religioni è conforme alla volontà di Dio. [23]

In vista del Sinodo mondiale si postula ormai una “radicale inclusione” in tutti gli ambiti della Chiesa. I gruppi offesi e coloro che si sentono esclusi devono essere inclusi. Con “domande” suggestive e tendenziose all’Instrumentum laboris, il processo sinodale viene indirizzato nella direzione voluta. Come era prevedibile, un tema importante qui è l’abolizione di fatto di ogni morale sessuale. “I divorziati risposati, le persone poligame, LGBTQ+”[24] devono sentirsi accettati e liberi, si legge. La corrispondente “domanda” chiede con quali passi concreti si vuole avvicinarli alla luce di Amoris Laetitia.

Con riferimento all’appello delle Assemblee Continentali, si sottolinea l’appello ad “affrontare la questione della partecipazione delle donne alla leadership, ai processi decisionali, alla missione e ai ministeri a tutti i livelli della Chiesa con il sostegno di strutture adeguate”. L’approccio chiede esplicitamente come “le donne potrebbero essere coinvolte in ciascuna di queste aree in numero maggiore e in modi nuovi”. Difficilmente superabile in ripugnante falsità è l’esito promesso dall’utilizzo delle donne allo scopo di “promuovere un maggiore senso di responsabilità e trasparenza e per consolidare la fiducia nella Chiesa”.[25]

Alla luce di questa dottrina proposta, la Chiesa sinodale si preoccuperà dell’insediamento dei laici come leader della congregazione e dell’eradicazione del celibato. Il male di un presunto “clericalismo” è da superare. Come cortina fumogena per il processo corrispondente, si utilizza ancora una volta il modello dei presunti casi individuali, che poi, ovviamente, apre la porta alla situazione fattuale generale: “E’ possibile, come suggerito da alcuni Continenti, aprire una riflessione sul fatto se le regole per l’accesso al sacerdozio per gli uomini sposati possano essere riviste, almeno in alcune aree?”[26]

Il famoso canonista americano padre Gerald E. Murray ha tolto la maschera alla “inclusione radicale” descritta sopra con un’analisi inequivocabile. Ci sarà “una discussione seria sull’abolizione delle dottrine che sono in conflitto con le credenze e i desideri dei seguenti: coloro che vivono in adulteri secondo ‘matrimoni’; uomini che hanno due o tre o più mogli; omosessuali e bisessuali; persone che credono di non avere il sesso con cui sono nati; donne che vogliono essere ordinate diaconi e sacerdoti; laici che vogliono avere l’autorità data da Dio a vescovi e sacerdoti. […] C’è chiaramente una rivoluzione aperta che si svolge oggi nella Chiesa, un tentativo di convincerci che accettare l’eresia e l’immoralità non è peccato, ma piuttosto una risposta alla voce dello Spirito Santo.”[27]

Naturalmente Bergoglio ha già da tempo indicato quali risposte vuole… alle “domande” dell’Instrumentum laboris. Lui stesso si era già espresso a favore della promozione delle unioni civili dei partner omosessuali.[28] Le nomine di funzionari conformi al sistema alle interfacce del Sinodo mondiale sono chiare, segnano l’agenda e anticipano virtualmente il risultato. Ad esempio, il cardinale Grech, insediato come segretario generale, “ha suggerito che il Sinodo potrebbe avviare cambiamenti radicali nell’insegnamento cattolico sul matrimonio e sulla sessualità, affermando che “questioni complicate” come la comunione ai divorziati risposati e la “benedizione” delle relazioni omosessuali «non può essere inteso semplicemente in termini dottrinali»»[29].

Il cardinale Hollerich, nominato rettore generale, ha così risposto in un’intervista, quando gli è stato chiesto come affronta l’insegnamento della Chiesa sulla peccaminosità dell’omosessualità: “Penso che sia sbagliato. Ma credo anche che qui stiamo pensando avanti nella dottrina».[30] Riguardo all’ordinazione delle donne, gli è stato chiesto se Bergoglio potesse decidere qualcosa che contraddicesse l’insegnamento infallibile di Papa san Giovanni Paolo II nell’Ordinatio SacerdotalisAncora una volta, la risposta è stata sfacciata: “Con il passare del tempo, sì”.[31]

Padre James Martin, attivista per l’omosessualità e consigliere vaticano, “ha detto che intende usare la sua nomina a rappresentante al prossimo Sinodo sulla sinodalità a Roma come un’opportunità per portare maggiore attenzione alle esperienze LGBTQ”.[32] Inoltre, la sua dichiarazione che Bergoglio ha fatto “tutto il possibile per nominare vescovi e cardinali ‘gay-friendly’ nella Chiesa Cattolica è rivelatrice”.[33]

Particolare attenzione ha suscitato la nomina di mons. Fernández, arcivescovo di La Plata, a nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Elevato a cardinale, questo argentino era venuto alla ribalta come sacerdote a metà degli anni ’90 con il suo libro Heal Me with Your Mouth: The Art of Kissing, che diceva di aver scritto come una «catechesi per i giovani».[34] ] Lo scritto è caratterizzato da una disgustosa perversità e difficilmente può essere citato in numerosi luoghi. Ad esempio dice: “Quindi non chiedermi cosa succede alla mia bocca. Uccidimi sul posto con il prossimo bacio, lasciami morire dissanguato completamente, lupa, ridonami la pace, senza avere pietà (tucho).”[35]

Fernández è stato il ghostwriter di Bergoglio per molti anni, [e Francesco] ha sempre promosso il suo “figlio adottivo”. Nel 2016 lo ha nominato consulente della Congregazione per l’Educazione Cattolica del Vaticano.[36]

Profondamente rivelatore è il segreto di Pulcinella che “l’esperto del bacio” e nuovo custode della fede della Chiesa sinodale è anche l’autore ombra dell’opuscolo Amoris laetitia.[37] Rivelante fu la sua ammissione all’epoca che Bergoglio aveva così «cambiato la disciplina della Chiesa, e in modo irreversibile».[38] L’opuscolo fu pubblicato in Vaticano. Per questo Fernández ha recentemente descritto l’obiettivo della sua missione attuale: “C’è una missione, ed è che devo assicurarmi (!) che le cose che vengono dette siano coerenti con ciò che Francesco ci ha insegnato. Ci ha dato un’intuizione, una comprensione più piena».[39] Difficilmente si potrebbe esprimere la rottura più drasticamente. Di conseguenza, lo standard per il sistema sinodale non è più la verità rivelata in Gesù Cristo e affidata al Magistero costante della Chiesa Cattolica, ma l’insegnamento di Bergoglio.

L’intera dimensione del gioco manipolato sul palco dell’ultimo decennio è palesemente chiara.

Nell’epilogo del dramma del decennio usurpatore, i vertici della struttura vaticana manifestano ora ostentatamente l’agenda di distruzione con l’allestimento del Sinodo mondiale allargato. Si installa una struttura pseudo-ecclesiale separata, che si pone al posto della vera Chiesa di Dio e ci presenta un “nuovo vangelo”, un’illusione religiosa di menzogne, contro il cui nefasto inganno il Catechismo ha avvertito urgentemente nel passaggio citato all’inizio.

Di fronte a questa Rivoluzione d’Ottobre ecclesiastica, come dimenticare le famose parole che il cardinale Mario Luigi Ciappi, per decenni teologo della Casa Pontificia e comprovato esperto del Messaggio di Fatima, ci ha lasciato nel 1995? In una lettera confessava: “Nel Terzo Segreto, tra le altre cose, si predice che la grande apostasia nella Chiesa inizierà dall’alto”.[40]

 4 ottobre 2023

San Francesco d’Assisi

Don Frank Unterhalt

Riferimenti:

[1] Catechismo della Chiesa Cattolica, 675.

[2] Diane Montagna, “Timeline of events reveals plot to destroy legacy of JPII Institute,” in LifeSiteNews, August 20, 2019.

[3] Cf. Guido Horst, “Es war einmal ein ‚Stellvertreter Christi‘,’” in Die Tagespost, April 2, 2020; cf. Archbishop Carlo Maria Viganò, “‘Du sagst es,’” in Katholisches.info, April 4, 2020.

[4] Cf. Contra Recentia Sacrilegia, November 9, 2019, in Rorate Cæli, https://rorate-caeli.blogspot.com/2019/11/contra-recentia-sacrilegia.html.

[5] Vulgata, Salmo 95(96),5.

[6] Francis of Assisi, Bullierte Regel, 12th chap., 4, in: Franziskus-Quellen, Kevelaer 2009, p. 102.

[7] Address to the faithful of the Diocese of Rome, September 18, 2021.

[8] Address for the 50th anniversary of the establishment of the Synod of Bishops, October 17, 2015.

[9] Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, 179.

[10] Cardinal Grech, Address to the Bishops of Ireland on Synodality, February 3, 2021, in Irish Catholic Bishops’ Conference, “Address of Cardinal Mario Grech to the Bishops of Ireland on Synodality,” March 4, 2021.

[11] Secretary General of the Synod of Bishops (ed.), For a Synodal Church: Communion, Participation and Mission. Vademecum for the Synod on Synodality, September 2021, p. 8.

[12] Julio Loredo, José Antonio Ureta, Eine Büchse der Pandora, Frankfurt 2023, p. 33.

[13] Raymond Arroyo, “Cardinal Müller on Synod on Synodality: ‘A Hostile Takeover of the Church of Jesus Christ … We Must Resist,’” in National Catholic Register, October 7, 2022.

[14] Raymond Leo Cardinal Burke, Preface, June 16, 2023, in Julio Loredo, José Antonio Ureta, op. cit. p. 7.

[15] Cf. Benedikt Heider, “Weltsynode: So sortiert das Synodenteam die Rückmeldungen,” in katholisch.de, August 29, 2022; cf. Luke Coppen, “How Many People Took Part in the Synod’s Diocesan Phase?” in The Pillar, July 29, 2022.

[16] Cf. Secretary General of the Synod of Bishops, op. cit. p. 12-13.

[17] Damian Thompson, “The Catholic Church must free itself from this ‘toxic nightmare,’” in The Spectator, January 11, 2023.

[18] Cf. Preparatory Document For a Synodal Church: Communion, Participation and Mission, p. 11, n. 14.

[19] Julio Loredo, José Antonio Ureta, p. 61.

[20] See Christine Seuss, “Synode zur Synodalität: Erstmals Frauenquote im Vatikan,” in Vatican News, April 26, 2023.

[21] Secretaria Generalis Synodi, working document for the continental stage “‘Make wide the room of your tent’ (Is 54:2),” 24 October 2022, p. 6, n. 11.

[22] Jonathan Liedl, “A First for World Youth Day: Interreligious Dialogue a Focal Point in Lisbon,” in National Catholic Register, July 17, 2023.

[23] See Dr. Maike Hickson, “Pope asks universities to disseminate his claim ‘diversity of religions’ is ‘willed by God,’” in LifeSiteNews, March 25, 2019.

[24] XVI Ordinary General Assembly of the Synod of Bishops, Instrumentum laboris for the First Session, B 1.2, pp. 32-33.

[25] Ibid., B 2.3, p. 49.

[26] Ibid., B 2.4, p. 53.

[27] Fr. Gerald E. Murray, “A Self-Destructive Synod,” in The Catholic Thing, October 31, 2022.

[28] Cf. Giuseppe Nardi, “Papst-Vertrauter Fernández: ‘Homo-Ehe? Papst Franziskus hatte immer diese Meinung’” in Katholisches.info, October 24, 2020.

[29] Raymond Wolfe, “Cardinal Müller says Pope Francis’ Synod is a ‘hostile takeover of the Church’ in explosive interview,” in LifeSiteNews, October 7, 2022.

[30] Ludwig Ring-Eifel, “Kardinal Hollerich spricht über Reformen und Woelki,” in Domradio.de, February 2, 2022.

[31] Luka Tripalo, “Generalni Relator Biskupske Sinode Cardinal Jean-Claude Hollerich Duh Sveti ponekad uzrokuje veliku pomutnju kako bi donio nov sklad,” in Glas Koncila, March 27, 2023.

[32] Claire Giangravé, “Father James Martin hopes to bring LGBTQ voices to the synod,” in America. The Jesuit Review, July 11, 2023.

[33] Dorothy Cummings McLean, “Fr. James Martin: Pope appoints ‘gay-friendly’ bishops, cardinals to change Church on LGBT,” in LifeSiteNews, November 7, 2018.

[34] Hannah Brockhaus, “Erzbischof Fernández verteidigt umstrittenes Buch über das Küssen als Jugendkatechese,” in CNA Deutsch, July 5, 2023.

[35] Víctor Manuel Fernández, “Sáname con tu boca. El arte de besar,” Buenos Aires 1995, p. 44: “Por eso, no preguntes qué le pasa a mi boca. Matáme de una vez con el próximo beso, desangráme del todo, loba, devolvéme la paz sin piedad (Tucho).”

[36] Cf. Giuseppe Nardi, op. cit.

[37] Cf. Settimo Cielo/Giuseppe Nardi, “’Amoris laetitia’ und sein Schattenautor Victor Manuel Fernández,” in Katholisches.info, May 25, 2016.

[38] Giuseppe Nardi, “Papst-Vertrauter Fernández: ‘Homo-Ehe? Papst Franziskus hatte immer diese Meinung’” op. cit.

[39] Hubert Hecker, “Msgr. Fernández im Widerspruch zur Wahrheit und Lehrtradition der Kirche,” in Katholisches.info, August 31, 2023.

[40] Fr. Brian W. Harrison, “Alice von Hildebrand Sheds New Light on Fatima,” Introductory commentary, in OnePeterFive, May 12, 2016.

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