Come è noto, dopo alcuni forti temporali verificatisi tra il 4 e il 5 agosto nella capitale, le strade sono state invase da una schiuma bianca che si è accumulata pian piano ai margini delle carreggiate. La pioggia, secondo qualche volenteroso che ha raccolto l’acqua piovana, ha portato con sé una sostanza lattiginosa che non è precipitata al fondo neanche dopo un certo lasso di tempo.
Già questo fatto, se confermato, farebbe dubitare molto sulla veridicità della tesi di alcuni esperti, secondo cui la sostanza bianca sarebbe dovuta solo al mescolamento dell’acqua a sporcizia, polline e residui organici presenti a terra che, formando una patina, con la pioggia avrebbero dato luogo a questo curioso fenomeno. Il motivo sarebbe dovuto al fatto che a Roma non pioveva da tempo.
Ma quando mai si è vista prima una cosa simile? E poi è accaduto soltanto a Roma, quando un fenomeno del genere, se questa teoria fosse vera, dovrebbe verificarsi allora in ogni città con le medesime caratteristiche. Solo perché non piove da tempo?
Altro fatto molto strano accaduto guarda caso a pochi giorni di distanza dal primo, è l’avvistamento nelle acque del litorale pontino di una schiuma bianca sulla superficie del mare. I cittadini si sono allarmati, la notizia si è diffusa, e così l’assessora all’Ambiente e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo, ha fatto analizzare dei campioni prelevati dalle acque marine del litorale in più punti.
Queste le dichiarazioni della Palazzo, dopo aver ricevuto l’esito delle analisi, come ha riportato Repubblica:
«Le acque del litorale pontino sono balneabili. L’aspetto torbido e la presenza di schiuma in alcuni tratti sono dovuti semplicemente a un fenomeno naturale, legato alla presenza di alghe, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica».
«[…] I rilievi svolti dall’Arpa Lazio, guidata dal commissario Tommaso Aureli, che ringrazio per essersi immediatamente attivato, hanno interessato tre punti: la zona di Latina-Sabaudia-Terracina e San Felice, quella di Fondi-Sperlonga-Itri-Gaeta nord e quella di Gaeta sud-Formia-Minturno».
«L’esito dell’indagine ci ha ampiamente rassicurati», afferma ancora l’assessora.
Conclude Elena Palazzo: «Si tratta di un fenomeno che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, dovuto principalmente al caldo e alla disponibilità di nutrienti, come azoto e fosforo, nelle acque marine. Lo stesso fenomeno che è probabilmente responsabile delle colorazioni anomale in mare dovute soprattutto alla fioritura algale di alcune specie particolari».
Nulla da dire, eccetto un’osservazione spontanea: in vita mia, mai visto niente del genere.
Si tratta di mare, e del nostro Mediterraneo. Io potrei dire che in mare ci sono nata, visto che già da quando avevo soltanto pochi mesi di vita, i miei genitori mi portavano regolarmente in spiaggia o nei numerosi luoghi rocciosi che circondano la Sicilia. Ho frequentato anche in località marittime fuori dall’isola, e vi assicuro che in oltre cinquant’anni non ho mai visto alghe produrre schiuma bianca in quel modo.
Quando vi è presenza di schiuma abbondante e in sospensione sul mare relativamente calmo (ovviamente non dovuta al moto ondoso del mare stesso, ma che presenta in questo caso caratteristiche molto diverse), la ragione è da ricercarsi nell’inquinamento sempre più presente ormai nelle acque marine vicine alle nostre coste.
Questo secondo la mia modestissima esperienza di parecchi decenni.
Come nuotatrice so che questi fenomeni si verificano spesso nei pressi degli scarichi, molti dei quali illeciti, di sostanze tossiche in mare. Ma l’inquinamento del nostro Mediterraneo è talmente diffuso da trovarsi anche in acque molto lontane dal luogo di origine. Spesso si tratta di detersivi, pesticidi o diserbanti, ma non solo.
Quando si è in presenza di questi fenomeni anomali, inoltre, è consigliabile allontanarsi il più presto possibile.
Altro rilevo da farsi: non è piuttosto strana la coincidenza che la schiuma bianca in mare venga avvistata solo pochi giorni dopo quella depositata sulle strade di Roma e in acque non poi così lontane dalla capitale? E guarda caso è sempre la stessa schiuma bianca?
Non sarebbe opportuno eseguire ulteriori analisi?
Forse la magistratura potrebbe anche intervenire per andare ulteriormente a fondo della questione.
Tuttavia credo che questo non succederà nel nostro Paese.
Nel nostro Paese infatti da tempo essa ha abdicato al suo ruolo fondamentale di tutela del cittadino.
Dopo la Prima Repubblica, gli anni delle stragi, del sangue versato di tanti magistrati onesti, e delle morti sospette di tanti altri magistrati onesti durante la Seconda, difficilmente possiamo ancora sperarlo.
L’assenza della magistratura in molte delle vicende importanti e decisive del nostro Paese non può passare più inosservata. Essa riveste infatti un ruolo chiave in ogni democrazia che voglia definirsi ancora tale.
E se l’Italia è giunta oggi fino al punto in cui si trova, la ragione è da ricercarsi anzitutto in questo enorme problema.
Nel frattempo, da Nord a Sud del Paese, continuano ad arrivare senza sosta segnalazioni di tante, troppe scie bianche che permangono nel cielo al passaggio di aerei non ben identificati. Scie che trasformano i nostri cieli da sereni a nuvolosi, creando nuvole strane e velature lattiginose. Poi arrivano puntuali le piogge torrenziali.
Ma nel nostro Bel Paese è tutto normale.
Non ci sono domande da chi è deputato per mestiere a porsele, non ci sono pericoli ravvisati per la popolazione.