Lo Stato del Messico ha annunciato che vieterà gli esperimenti con la geoingegneria solare, una strategia che avrebbe la pretesa di invertire quello che ormai viene definito dai media compattamente come “riscaldamento globale”, riflettendo la luce solare.
La decisione assunta dal governo messicano fa seguito ai recenti tentativi effettuati da una Startup di geoingegneria americana di distribuire particelle riflettenti nella stratosfera.
La società, chiamata Make Sunsets, ha condotto i test sul campo senza fornire alcun preavviso né tantomeno richiedere il consenso da parte del governo messicano.
Ne è scaturito il divieto da parte del governo messicano, che, primo e unico al mondo, dichiara di essere preoccupato per i rischi a cui tale pratica di geoingegneria espone la popolazione e l’ambiente. Di seguito ecco il sorprendente testo rilasciato dal Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali dello Stato del Messico:
La sperimentazione con la geoingegneria solare non sarà consentita in Messico
Semarnat e Conacyt realizzeranno azioni nel rispetto del principio di precauzione a tutela delle comunità e dei contesti ambientali
Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali, 13 gennaio 2023
- “Gli studi mostrano impatti negativi dovuti al rilascio di questi aerosol e che causano squilibri metereologici.
- C’è una moratoria internazionale che rimane in vigore contro il dispiegamento della geoingegneria.
Per vietare, e se del caso, interrompere le pratiche di sperimentazione con la geoingegneria solare nel Paese. Il governo del Messico attraverso il coordinamento inter-istituzionale tra il Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (Semarnat) e il Consiglio Nazionale della Scienza e della Tecnologia (Conacyt) svolgerà azioni legate al principio di precauzione per proteggere le comunità e l’ambiente.
La convenzione delle Nazioni Unite (ONU) sulla diversità biologica, di cui il Messico è parte, ha stabilito nel 2010 una moratoria tuttora in vigore contro l’impiego della geoingegneria.
L’opposizione a queste manipolazioni climatiche si basa sul fatto che attualmente non esistono accordi internazionali che affrontino o controllino le attività di geoingegneria solare che rappresentano una via di uscita economicamente vantaggiosa per una minoranza e rischiosa per la presunta bonifica del cambiamento climatico.
Per questo Semarnat attuerà una strategia che vieta queste pratiche all’interno del territorio nazionale che servono a rafforzare i primi riferimenti a livello mondiale. In base al principio di precauzione e alle basi stabilite nel Protocollo di Montreal, che promuove la protezione dello strato di ozono e la lotta ai cambiamenti climatici, verrà interrotta qualsiasi pratica su larga scala con la geoingegneria solare nel proprio territorio, che presume essere tecnologie di grande scala, ma sono ancora in fase di sviluppo.
Conacyt coordinerà con gli esperti la revisione della rigorosa ricerca scientifica esistente per esporre i gravi rischi che le pratiche di geoingegneria solare rappresentano per l’ambiente, le persone e le comunità.
Inoltre, si sta lavorando per rendere disponibili al grande pubblico le informazioni rilevanti sul tema della geoingegneria, promosse negli ultimi anni dalle aziende, incrementando gli investimenti in modo che senza supporto scientifico le percepiscano come tecnologie alternative per affrontare gli impatti del cambiamento climatico.
Le pratiche di geoingegneria solare cercano di contrastare gli effetti del cambiamento climatico attraverso l’emissione di gas nell’atmosfera come anidride solforosa, solfato di alluminio, tra gli altri. Questo processo induce i raggi del sole ad essere riflessi nello spazio, evitando così l’aumento della temperatura in una determinata area geografica.
Tuttavia ci sono abbastanza studi che dimostrano che ci sarebbero impatti negativi e diseguali associati al rilascio di questi aerosol, che causano squilibri metereologici come venti e piogge torrenziali, nonché siccità nelle aree tropicali; oltre a generare impatti sull’assottigliamento dello strato di ozono del pianeta.
Recentemente nello Stato [messicano, n. d. r.] della Baja California Sur, la Startup Make Sunsets ha effettuato esperimenti tecnici di questo tipo lanciando palloni metereologici con anidride solforosa senza preavviso e senza il consenso del governo del Messico e delle comunità circostanti. Nel blog del sito Make Sunsets l’azienda riferisce di non conoscere i risultati dell’esperimento, poiché i palloncini non sono stati monitorati né recuperati.
Il governo del Messico ribadisce il suo impegno imprescindibile per la protezione e il benessere della popolazione contro pratiche che generano rischi per la sicurezza umana ed ambientale, lavorando in modo coordinato, rigoroso e responsabile per il benessere del popolo messicano.
Comunicato stampa congiunto, numero 3/23.
Città del Messico, 13 gennaio 2023.
Come avevamo già detto, lo scorso anno, la Svezia ha annullato il controverso progetto di geoingegneria climatica di Bill Gates (SCoPEx) che mirava a bloccare il sole per fermare il riscaldamento globale. Ora è la volta di una Startup climatica statunitense che usa palloncini contenenti particelle di anidride solforosa per lanciare nuvole riflettenti nella stratosfera nel tentativo di “prevenire il riscaldamento globale catastrofico”. Ma gli scienziati non sono favorevoli.
Fondata nel 2022 dal CEO Luke Iseman, Make Sunsets, che è sostenuta da due fondi di capitale di rischio Boost VC e Pioneer Fund, si sta imbarcando nella geoingegneria, un modo molto complicato per manipolare il clima riflettendo più luce solare nello spazio.
Ma la mossa inaspettata dello Stato del Messico sta ponendo un precedente storico che non sarà possibile ignorare. Finalmente infatti uno Stato sovrano ammette pubblicamente che le pratiche di geoingegneria possano essere molto pericolose per l’uomo e per l’ambiente e le vieta sul proprio territorio.
E’ un altro colpo inferto al cuore di quel deep state americano e di quelle élite mondialiste, quella cupola satanica, che vorrebbe oscurare anche il sole paventando disastri apocalittici a causa di un riscaldamento globale – come abbiamo visto – in realtà inesistente.
Anche se naturalmente, e non poteva essere altrimenti, la notizia è stata del tutto ignorata dai media mainstream europei ed italiani, le conseguenze della decisione messicana non resteranno senza seguito.
Proprio pochi giorni fa, il giornalista indipendente Cesare Sacchetti, ha riportato una notizia importante: il Dipartimento di Giustizia americano ha perquisito la casa del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Sì, avete capito bene.
Il Presidente degli Stati Uniti che dovrebbe controllare il Dipartimento di Giustizia americano subisce una perquisizione proprio in casa sua. A quanto pare gli uomini del Dipartimento hanno sequestrato del materiale che Biden non avrebbe potuto detenere al termine della sua Vicepresidenza.
E’ la prova inconfutabile che Joe Biden non abbia alcun controllo della Casa Bianca.
Mentre uno degli autori della famosa inchiesta del Russiagate contro Donald Trump, l’ex agente FBI Charles McGonical, è stato da poco arrestato e accusato dei suoi presunti legami con un oligarca russo. Accade molto raramente che un ex alto funzionario dell’FBI venga accusato. Ovviamente Trump ha esultato nel darne la notizia sui suoi social.
E allora? Forse i fatti sopra riportati, a prima vista, potrebbero sembrare del tutto slegati fra loro.
In realtà a me pare invece che scrutando attentamente gli avvenimenti, si possa legger una regia comune che, poco a poco, pezzo per pezzo, sta facendo letteralmente a pezzi il deep state americano e tutto ciò che si cela dietro ad esso.
Se in Italia il mainstream continua a far finta di nulla, tuttavia la conseguenze non potranno essere ignorate all’infinito. Arriverà il momento del dunque, in cui sarà chiesto di render conto a tutti coloro che hanno partecipato al golpe del COVID in Italia, ma anche alla frode elettorale americana.
Per il momento ci limitiamo a constatare come tutte le restrizioni, a dispetto di coloro che prima dell’autunno continuavano a soffiare sul fuoco alimentando il terrore, siano cadute.