Il Dr. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious (NIAID), recentemente ha annunciato di aver contratto il COVID.
L’infezione, che – a parte una testimonianza a distanza durante un’audizione in Senato lo scorso 16 giugno – presumibilmente lo terrà lontano da interviste e telecamere per un po’, è avvenuta, guarda caso, qualche settimana dopo la diffusione di un’importante notizia da parte del sito indipendente The National Pulse.
Infatti, anche se la notizia è stata per lo più taciuta in Italia dai media mainstream e anche da una larga parte della cosiddetta controinformazione, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, diretto dal Dr. Fauci, l’anno scorso ha effettuato un pagamento di 9,8 milioni di dollari a ricercatori governativi per testare un trattamento contro il vaiolo delle scimmie.
Come ha riportato ai primi di giugno il sito di notizie e opinioni online The Defender, secondo il National Institutes for Health (NIH), che sovrintende al NIAID, la ricerca è iniziata il 28 settembre 2020 e si concluderà il 27 settembre 2025. Il suo obiettivo è condurre una “prova randomizzata e controllata con placebo della sicurezza ed efficacia di tecovirimat per il trattamento di pazienti con malattia da virus del vaiolo delle scimmie”. Non è chiaro se la sovvenzione prevedesse eventuali pagamenti nel 2020.
Il NIAID ha assegnato la sovvenzione al Frederick National Laboratory for Cancer Research, un centro di ricerca e sviluppo finanziato a livello federale a Frederick, nel Maryland, supportato dal National Cancer Institute.
Secondo l’estratto della sovvenzione:
“La somiglianza tra il vaiolo delle scimmie e il virus Variola [vaiolo], unita alle preoccupazioni per il potenziale del virus del vaiolo come potenziale agente di bioterrorismo, hanno posto i trattamenti del vaiolo delle scimmie in prima linea nella salute pubblica e nei programmi di ricerca scientifica in molti Paesi”.
Il 25 maggio, la SIGA Technologies Inc. ha annunciato di aver ricevuto l’approvazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per una formulazione endovenosa del tecovirimat antivirale (chiamato TPOXX) per il trattamento del vaiolo.
Sebbene il vaiolo sia stato eradicato nel 1980, il trattamento è stato sviluppato nel caso in cui il vaiolo dovesse essere utilizzato come arma biologica.
Gli Stati Uniti, il Canada e l’Europa hanno approvato una formulazione orale di TPOXX per il trattamento del vaiolo e l’Europa l’ha anche approvata per il trattamento del vaiolo delle scimmie e del vaiolo bovino .
Fino al 30 maggio, il progetto NIH [National Institutes of Health, n.d.r.] non aveva generato studi, documenti o brevetti pubblicamente disponibili, secondo The National Pulse.
The National Pulse ha definito “curioso il tempismo della sovvenzione NIAID”, perché “arriva mentre i giganti farmaceutici tra cui Pfizer e Johson & Johnson stanno realizzando profitti da record a causa della pandemia di COVID-19“.
La Dott.ssa Lori Dodd, una statistica matematica nel ramo di ricerca biostatistica del NIAID, è la ricercatrice principale del progetto.
In un recente spezzone di “Rising” di The Hill, i co-conduttori Briahna Joy Gray e Kim Iversen hanno ricordato agli spettatori che la Dott.ssa Dodd è stata “esposta per il suo coinvolgimento nell’alterazione dei dati segnalati dall’agenzia sull’alterazione degli studi sul remdesivir per far sembrare [il remdesivir] più efficace contro COVID”.
I due co-conduttori Iversen e Gray hanno anche trovato sospetto il tempismo del finanziamento.
“Potrebbe essere solo una coincidenza”, ha detto Iversen, “… ma devo dire che c’è qualcosa di molto sospetto nel fatto che abbiano iniziato a lavorare per identificare i trattamenti per il vaiolo delle scimmie nel settembre del 2020. Questo è un virus che esiste dal 1970.”
Tuttavia, secondo quanto ha dichiarato Gray, “in un mondo in cui tutti sono sicuramente preoccupati per i virus a causa del COVID-19, forse i soldi hanno semplicemente iniziato a fluire nell’autunno del 2020”.
“La cosa strana”, ha risposto Iversen, “è che ora c’è improvvisamente un focolaio [di vaiolo delle scimmie] e quell’epidemia sta facendo notizia e si sta diffondendo in tutto il mondo”.
Iversen ha insinuato che il NIH potrebbe sperare di sviluppare un nuovo trattamento per il vaiolo delle scimmie mentre cresce la paura pubblica della malattia.
Come riportato da The Defender, altri hanno anche messo in dubbio quanto fosse inaspettata l’epidemia di vaiolo delle scimmie dopo aver appreso di una simulazione da tavolo del marzo 2021 di un’ipotetica epidemia mortale di vaiolo delle scimmie che si prevede si verificherà nel maggio 2022.
Alcuni analisti hanno suggerito che l’epidemia potrebbe essere il risultato di ricerche sul guadagno di funzione o esperimenti simili che coinvolgono il virus.
Il “guadagno di funzione“, in virologia, consiste nel produrre, su un organismo, delle modificazioni genetiche (chiamate anche mutazioni attivanti) in grado di determinare l’acquisizione di una nuova funzione o il potenziamento di una preesistente. I guadagni di funzione modificano il prodotto genico in modo tale che il suo effetto diventi più forte (attivazione potenziata) o addirittura sia sostituito da una funzione diversa e anormale.
The National Pulse ha riferito che uno studio peer-reviewed [sottoposto a valutazioni inter pares, n.d.r.] del febbraio 2022 ha rivelato che gli scienziati hanno condotto un progetto di ricerca sul guadagno di funzione correlato al vaiolo delle scimmie presso il Wuhan Institute of Virology nell’agosto 2021.
Il Dr. Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova
Nel frattempo in Italia c’è già chi, come il Dr. Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, parla di “numeri da epidemia“, anche in questo caso con un tempismo perfetto.
Così ha spiegato ad Adnkronos Salute il Dr. Bassetti, nel commentare la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di valutare il prossimo 23 giugno la possibilità di dichiarare il vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria pubblica internazionale.
Ed è già in arrivo il vaccino: infatti la Commissione europea – secondo quanto riporta Il Giornale.it – ha fatto sapere che finalizzerà un contratto per l’acquisizione di 110mila dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie, che a breve potranno essere a disposizione dei Paesi membri che ne hanno maggiore necessità. “Questo è un chiaro segnale che l’agenzia Hera (l’Autorità per la preparazione e la risposta sanitaria della Commissione europea) può rispondere efficacemente alle minacce alla salute“, ha affermato il Commissario Ue per la Sanità Stella Kyriakides.
Il Commissario europeo per la sanità e la sicurezza alimentare Stella Kyriakidou con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
Hera ha stipulato un contratto con la società Bavarian Nordic per l’acquisto di 109.090 dosi dei loro vaccini di terza generazione in risposta agli attuali focolai di vaiolo delle scimmie. Poiché il numero di casi continua ad aumentare, questo accordo renderà rapidamente disponibili i vaccini a tutti gli Stati membri Ue, Norvegia e Islanda.
Stella Kyriakides, per chi non ricordasse, balzò alla ribalta delle cronache su alcuni quotidiani greci e ciprioti nell’aprile 2021 per un sospetto caso di mazzette, benché all’epoca la cosa fu passata sotto il silenzio quasi totale dei media mainstream.
La notizia fu confermata anche da ARD (la TV di Stato tedesca), come riportò in Italia a sua volta il sito l’Antidiplomatico, a maggio dello stesso anno.
Secondo una relazione della Corte dei conti di Cipro, il marito del Commissario Ue per la Sanità, Kyiriakos Kyriakidou, avrebbe ricevuto denaro sotto forma di un prestito erogato dalla Cyprus Cooperative Bank, la seconda banca più grande del Paese, di proprietà statale e in passato più volte beneficiaria di sostegno con denaro pubblico.
Quattro milioni di euro che sarebbero stati accreditati sul suo conto bancario. Uno stanziamento definito dalla Corte “molto problematico”, in virtù del fatto che il beneficiario era privo delle garanzie necessarie, non avendo la copertura (proveniente da redditi o altri beni) sufficiente. A quanto sembra fu erogato fra l’altro senza che ne venisse registrata la motivazione ufficiale.
Alcuni giornali parlarono apertamente di “corruzione”, benché il Commissario Ue per la Sanità si affrettò immediatamente a fornire delle spiegazioni.
Vi fu un’interrogazione parlamentare, presentata il 6 aprile 2021 da Sven Giegold (Verdi), la cui risposta sollevò successivamente il Commissario Ue per la Sanità da qualunque responsabilità o conflitto di interesse.
La Kyriakides svolse tuttavia un ruolo di primo piano negli accordi di fornitura con le case farmaceutiche per la strategia vaccinale in Europa, nel pieno dell’emergenza COVID-19.
Permangono su di lei i sospetti, da parte di alcuni, di aver sottoscritto contratti miliardari a prezzi altissimi e senza alcuna trasparenza. Viziati inoltre palesemente da gravissime carenze e ritardi.