Il coinvolgimento di Hunter Biden e del Pentagono nello sviluppo di armi biologiche in Ucraina
Sono emerse in questi giorni prove importanti che dimostrano come Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ed il Pentagono, siano implicati nello sviluppo di pericolose armi chimiche nei laboratori dell’Ucraina.
Le informazioni emergono dal computer di Hunter Biden e la Russia è stata la prima Nazione al mondo a rendere pubbliche tali informazioni. Mosca ha affermato infatti il mese scorso che i laboratori segreti americani di armi biologiche esistenti in Ucraina hanno giustificato l’invasione del Paese vicino. Inoltre nella produzione di armi chimiche nei laboratori ucraini è implicata la famiglia Biden.
“Lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden è coinvolto nella creazione di biolaboratori in Ucraina”, ha affermato il portavoce della Duma russa, Vyacheslav Volodin.
“Un fondo di investimento gestito da Hunter Biden ha finanziato la ricerca e l’attuazione del programma biologico militare degli Stati Uniti. È ovvio che Joe Biden, in quanto suo padre e capo di stato, era a conoscenza di quell’attività”, ha continuato Volodin, chiedendo un’indagine del Congresso degli Stati Uniti e una spiegazione alla Casa Bianca.
Come ha riportato il New York Post lo scorso 26 marzo, i funzionari dell’intelligence statunitense avevano precedentemente liquidato i messaggi della Russia come propaganda di guerra, spiegando che la rete ucraina di laboratori biologici dedicati alla ricerca sui patogeni non era segreta e aveva ricevuto pubblicamente finanziamenti da Washington.
Tuttavia le nuove affermazioni di Mosca, secondo le quali il fondo di investimento di Hunter Biden era coinvolto nella raccolta di fondi per progetti di biolab in Ucraina, è rispondente a verità, secondo le e-mail che coinvolgono i rapporti del figlio di Joe Biden in Ucraina e che sono state ottenute in anteprima da The Post e inizialmente riportate da The Daily Mail venerdì scorso.
Rosemont Seneca Technology Partners, società di Hunter Bien, ha investito almeno 500.000 dollari nella società di ricerca sui patogeni Metabiota e ha raccolti altri milioni attraverso aziende che includevano Goldman Sachs, secondo le e-mail trovate sul computer che è stato dimenticato in un’officina di riparazioni del Delaware nell’aprile 2019, quando Joe Biden si candidò alla presidenza.
Metabiota è una società del Pentagono che ha svolto un ruolo di primo piano in Ucraina per quanto riguarda i laboratori di armi biologiche.
Metabiota, secondo quanto ha riportato The Daily Mail, ha lavorato in Ucraina per Black & Veatch, un appaltatore del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti con profondi legami con le agenzie di intelligence militari, che ha costruito laboratori sicuri in Ucraina che analizzavano malattie letali ed armi biologiche.
Goldman Sachs, per chi ancora non lo sapesse, è una delle più grandi banche d’affari del mondo, con sede legale a New York City e filiali importanti anche nei principali centri finanziari mondiali (Londra, Francoforte, Tokyo, Hong Kong).
La banca fu fondata nel 1869 da Marcus Goldman, un tedesco di origini ebraiche aschenazite e acquisì il nome Sachs quando nel 1896 a Marcus Goldman si unì il genero Samuel Sachs e nello stesso anno venne quotata alla Borsa di New York.
Secondo quanto riporta ancora il New York Post, Hunter ha presentato Metabiota ai funzionari della Burisma, la compagnia del gas ucraina, di cui era membro del consiglio, per un “progetto scientifico” che coinvolgeva i biolab in Ucraina, come mostrano le e-mail.
Un promemoria di una funzionaria di Metabiota al figlio dell’allora vicepresidente Joe Biden affermava, nel 2014, che la società potrebbe “dichiarare l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia”.
La vicepresidente di Metabiota, Mary Guttieri, scrisse anche a Hunter in merito a questioni geopolitiche che coinvolgevano la ricerca dell’azienda nell’ex repubblica sovietica nell’aprile 2014, due mesi dopo l’invasione e l’annessione della regione della Crimea da parte della Russia.
“Come promesso, ho preparato il promemoria allegato, che fornisce una panoramica di Metabiota, del nostro impegno in Ucraina e di come possiamo potenzialmente sfruttare il nostro team, le nostre reti e i nostri concetti per affermare l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia e la continua integrazione nella società occidentale”, si legge nel suo promemoria.
Giorni dopo, il dirigente di Burisma, Vadym Pozharskyi, scrisse a Biden circa un “progetto – come lo hai chiamato tu – ‘Science Ukraine'”.
Gli Stati Uniti assegnarono successivamente a Metabiota 23,9 milioni di dollari nel 2014, con 307.091 dollari stanziati per “progetti di ricerca ucraini”, come hanno mostrato i registri di spesa del governo.
Il figlio di Joe Biden si vantò con gli investitori che la sua azienda aveva organizzato finanziamenti per Metabiota e l’aveva aiutata a “ottenere nuovi clienti” comprese “agenzie governative”, secondo quanto riportato dalle e-mail.
Il dirigente di Burisma, Vadym Pozharskyi
Il documento russo “Sullo sviluppo delle armi biologiche in Ucraina”
Il 18 marzo scorso è stato diffuso un importantissimo comunicato (non-paper), redatto dal Ministero della Difesa russo, che tratta delle gravi scoperte riguardanti i biolaboratori presenti in Ucraina. Il documento tradotto in italiano si può trovare sul sito dell’Ambasciata russa a Roma.
Il documento, passato sotto totale silenzio dai media mainstream, tratta delle recenti scoperte effettuate dai militari russi in Ucraina: emergono studi sulle patologie “più pericolose per l’uomo” trasmissibili dagli uccelli e perfino lo studio delle loro rotte migratorie “per determinare quelle che attraversano il territorio della Russia e in misura minore colpiscono i Paesi europei”.
Contiene inoltre notizie sconvolgenti che riguardano la raccolta di DNA umano di etnia slava per lo studio di nuove malattie che colpiscono in base alla razza. Ancora, lo studio del potenziale di malattie letali per l’uomo…
Qui troverete il link del documento russo, di cui consiglio un’attenta lettura integrale del testo.